Blog Diario di un cucciolo

Benvenuto Tex!

L’arrivo di Tex a casa era programmato, eravamo pronti. Avevamo preparato tutto l’occorrente ed io, anche se lo faccio per professione, mi ero nuovamente documentata sulla razza e sulla linea. Avevo raccolto più informazioni possibili sui genitori e su di lui. (Clicca qui per leggere come fare una scelta consapevole)

Ed ecco il grande giorno, ecco arrivato il momento di andare a casa.

Facciamo conoscere Margot e Tex in allevamento, in realtà Margot non si dimostra molto interessata, meglio così.

Mettiamo Tex nel suo nuovo trasportino e saliamo in macchina. Dopo pochi metri iniziano urla e strilli. Usciamo dal paese, appena lui fa un minuto di silenzio entriamo in un grosso parcheggio e lo facciamo scendere dall’auto insieme a Margot. Pochi secondi e risaliamo. Il resto del viaggio di circa 2 ore lo ha trascorso serenamente, accucciato nel suo trasportino.

Finalmente arriviamo a casa.  Tex è entrato in casa nostra come un piccolo conquistatore, si è fatto un bel giro d’ispezione e mi sembrava tutt’altro che spiazzato o sorpreso. Era più divertito da questo nuovo ambiente con così tanti stimoli e cose strane con cui poter giocare. Lo abbiamo poi sistemato nella grossa gabbia per lui preparata, con un giochino di gomma e la ciotola dell’acqua. (Clicca qui per leggere l’articolo su cosa preparare)

BEN ARRIVATO A CASA TEX!

Fin dal primo giorno ho pensato si fosse ambientato proprio bene e che non aveva per nulla risentito del distacco da mamma e fratelli.

Forse mi sbagliavo…. Seppur spavaldo e sicuro di sé, ancora non aveva preso del tutto confidenza con gli ambienti e con Margot.

La prima settimana è stata un’esplosione di energia e vitalità. Il “piccolo tornado” era sempre più coraggioso, e sperimentava qualsiasi cosa. Dall’assaggiare la pianta di Aloe a provare a spostare il tappeto del salotto (scoprendo che poteva “facilmente” giocarci al tira-e-molla).

Dovevo dargli degli orari e una routine, che facesse anche al caso mio a seconda dei miei impegni lavorativi.

Per non sbagliare e non illudere il cucciolo di avere sempre molto tempo per lui, non avevo preso giorni di ferie. Mi sono tenuta libera solo il lunedì mattina perché non sapevo quanto ci avrei messo a portare fuori entrambi i cani e sistemarli.

La nostra nuova vita cominciava… e tutti i miei piani sul suo dormire-giocare-mangiare-uscire (routine che mi ero schematizzata nella testa) si sgretolavano uno dopo l’altro. Non era possibile prevedere. Dovevo vivere minuto per minuto.

Ci abbiamo messo circa 7 giorni a prendere coscienza e confidenza con la nuova routine. Il lunedì successivo mi sembrava già di andare in discesa…